Modalità di accesso​

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Il momento dell’inserimento presso il Centro Residenziale è preceduto da una fase di
informazione reciproca (tra anziano o suo familiare e personale del Centro) per definire
la strada migliore da percorrere per l’anziano stesso. In seguito ad un primo contatto con
il possibile futuro residente, l’Assistente Sociale effettua un colloquio con l’anziano e/o la
famiglia allo scopo di avviare la fase di ammissione, per definire la tipologia della
domanda, per presentare il Centro Residenziale per Anziani “Pietro e Santa Scarmignan”,
per conoscere la situazione specifica della persona, ponendo particolare attenzione al
coinvolgimento della stessa e della famiglia nella scelta di entrare in struttura, e per
fornire le informazioni relative al percorso da seguire per l’ingresso al Centro, nonché le
informazioni sulla retta. 

Dopo un periodo di adattamento dell’Anziano e di osservazione da parte dei vari professionisti presenti in struttura, l’equipe redige il Piano di Assistenza Individualizzato (P.A.I.), il quale delinea i bisogni assistenziali e riabilitativi dell’Ospite, gli obiettivi che si intendono raggiungere e le azioni personalizzate che verranno messe in atto affinché tali obiettivi vengano raggiunti. Il P.A.I. viene condiviso con il Residente e/o con il Familiare di riferimento o con l’Amministratore di Sostegno, viene inoltre sottoposto a verifiche periodiche nei tempi decisi dall’Equipe. Per l’accesso è necessario avere la Scheda S.Va.M.A (Scheda di Valutazione Multidimensionale dell’Anziano) in corso di validità, cioè il documento di valutazione Regionale che definisce il profilo di non autosufficienza dell’interessato e ne determina la posizione nel R.U.R. (Registro Unico per la Residenzialità, dell’Azienda ULSS 3 Serenissima per l’accesso ai servizi di tipo residenziale). Per avviare la richiesta della scheda S.Va.M.A e attivare l’Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale (equipe territoriale che definisce il progetto a favore della persona) occorre contattare i Servizi Sociali del Comune di residenza dell’interessato o il Distretto Socio Sanitario di riferimento, seguire le indicazioni fornite e attendere la conclusione dell’iter e la comunicazione del profilo e punteggio finale che vedrà l’interessato inserito nel Registro Unico Regionale. Per ulteriori informazioni sulle modalità di accesso è necessario prendere appuntamento diretto o telefonico con l’assistente sociale per avere le prime indicazioni utili a facilitare il percorso di accesso.
Tipologia di anzianiRequisiti per l’ingressoPrimi contatti col CentroIter a seguito dell’ingresso
Anziani NON autosufficienti
(in convenzione o a libero mercato)
– Avere ricevuto valutazione dell’U.V.M.D. distrettuale, con punteggio superiore a punti 60 nella scheda S.VA.M.A. ed un profilo di autonomia da 2 a 17
– Essere stati inseriti nella graduatoria unica dell’ULSS n. 3
– Avere espresso preferenza per il Centro Servizi per Anziani “P.e.S. Scarmin“
– Colloquio preliminare con assistente sociale
– Visita dei locali della struttura e della stanza di destinazione
– Formalizzazione della domanda
– Firma del contratto di ospitalità
– Verifica periodo di permanenza sperimentale
– Condivisione del Piano Assistenziale Individualizzato
Anziani autosufficienti– Avere un profilo di autonomia 1 di persona lucida e autonoma all’atto dell’ingresso
– Inserimento nella graduatoria interna degli autosufficienti
– Colloquio preliminare con l’assistente sociale
– Visita dei locali della struttura e della stanza di destinazione
– Formalizzazione della domanda
– Firma del contratto di ospitalità
– Verifica periodo di permanenza sperimentale
– Condivisione del Piano Assistenziale Individualizzato
L’inserimento in struttura rappresenta per l’anziano un fase critica di distacco dal proprio ambiente familiare; è per questo che viene prestata particolare attenzione nella gestione dell’accoglimento e dell’inserimento in struttura. Tutte le figure presenti vengono coinvolte in questa fase, ciascuno in relazione alla propria professionalità. E’ previsto un inziale periodo di particolare attenzione e sostegno per approfondire la conoscenza del residente, dei suoi bisogni, delle sue aspettative e propensioni, valutare comportamenti e reazioni nel nuovo ambiente di vita e redigere il Piano Assistenziale Individualizzato. Al momento dell’ammissione viene consegnato al residente e/o ai suoi familiari, l’elenco della documentazione necessaria e del vestiario consigliato; ad ogni capo di vestiario sarà apposta un’etichetta identificativa.

Modalità di dimissione

L’ospitalità presso l’Ente potrà risolversi nei seguenti casi:

Per cause naturali. Se il decesso avviene in struttura il personale si occuperà della parte medico-amministrativa connessa al decesso (segnalazione all’anagrafe comunale, gestione delle pratiche di constatazione di decesso, contatti col medico necroscopo, sistemazione della salma, ecc.); al familiare, avvisato dal personale medico infermieristico, rimane il compito di contattare l’impresa funebre di sua fiducia per l’organizzazione delle esequie e della tumulazione. In caso di mancanza di rete familiare, il personale della struttura provvederà anche a questo. Se il decesso avviene in ospedale, le pratiche amministrative vengono effettuate dall’ospedale stesso. Salvo diverse disposizioni dei familiari, il vestiario e gli oggetti appartenuti alla persona vengono restituiti; la documentazione medicoamministrativa viene invece archiviata dal Centro residenziale.


Per dimissione volontaria del residente o dei familiari. In questo caso è previsto dal contratto stipulato all’ingresso un preawiso di giorni 10, da comunicare per iscritto alla Segreteria dell’Ente; tale decisione può non essere motivata; la dimissione viene segnalata al Dipartimento Residenzialità dell’Azienda ULSS, e nel caso in cui emerga nuovamente la necessità di inserimento, occorre presentare un ulteriore domanda al Distretto.

In seguito ad accertamento di patologie non congrue con l’organizzazione e la tipologia dei servizi offerti. li Centro Residenziale di Merlara è dotato di posti letto per persone autosufficienti e non autosufficienti “ad intensità ridotta,, (parametro stabilito dalla Regione Veneto in base ai bisogni connessi alle condizioni psico fisiche dell’anziano). Nel caso in cui le condizioni del residente si aggravino al punto tale da richiedere un’assistenza di tipo sanitario di livello non più ridotto, ma medio, l’anziano deve essere trasferito ad altra struttura, riconosciuta idonea a tale tipologia; i familiari vengono puntualmente informati ed accompagnati in tutte le fasi del trasferimento.

In seguito a condotta gravemente pregiudizievole all’ordinato funzionamento della struttura.